giovedì 1 marzo 2012

Finalmente dopo un inverno oltremodo rigido è tornata primavera, il giardino, dopo tanto "intirizzimento" comincia a rilassarsi, spuntano i primi germogli e il profumo delle invadenti violette promette ancora sole. Oggi è stato un bel giorno e da oggi voglio cominciare a scrivere i miei pensieri.
Avrei tanto voluto, almeno in vecchiaia, una vita serena, fatta di piccole e grandi cose.(premetto che in realtà sono una donna fortunata, ho figli, una nipote meravigliosa, delle nuore più che eccellenti, un cane, un gatto, un bel giardino, tanti libri, amici) ma purtroppo non tutto va sempre come vogliamo. Appartengo alla generazione che ha lottato e creduto nella lotta sognando il "sol dell'avvenire" e "il mondo migliore", certi che i nostri figli e noi stessi avremmo avuto una vita più giusta di quella dei nostri genitori. Non è andata così. Anzi. Alle vicende personali dolorose che purtroppo la vita ci riserva, si aggiunge la frustrazione, il senso profondo delle sconfitte sociali subite. A guardare oggi il mondo che ci circonda sembra proprio che abbiamo fallito in tutto. Il mondo del lavoro è alle corde, lo stato sociale non esiste più, la scuola pubblica è stata distrutta, svilita, squalificata per favorire quella privata, (soprattutto quella cattolica), stessa sorte ha subito la sanità, ridotta a livelli inferiori a quelli del terzo mondo.  Dopo un governo di cui ci possiamo solo vergognare abbiamo salutato con enfasi un governo di "gente perbene" (io direi di autentica e pura razza padrona) che tace spudoratamente su quelli che sono i problemi reali e continua a propinarci il teatrino di pulcinella per tenerci buoni. Non ho più tante occasioni per poter dire ciò che penso e ho deciso che lo farò su queste pagine, il poter manifestare l'indignazione per certi fatti (vedi prescrizione caso Mils) mi aiuterà a stare meglio.

Mi piace molto ricamare, e il ricamo mi aiuta a pensare. Il pomeriggio di solito, specialmente d'inverno quando il buio impedisce di stare fuori, mi dedico ai miei lavori preferiti. Mi siedo in poltrona con accanto la mia borsa da lavoro e per qualche ora  con i fili di seta creo sulla tela fiori, animali, disegni vari. La mente, libera, pensa, ricorda, progetta... e un giorno mi sono ritrovata ad osservarmi: una vecchia signora con una borsa, dei fili, della tela.... quell'andare con l'ago sulla tela scegliendo colori e forme era forse una continuazione fittizia della vita passata? E che cosa conteneva in realtà la borsa? Forse un'intera vita vissuta... la mia vita passata e i colori dei fili altro non erano che i colori della mia vita: il grigio dell'infanzia, il verde della giovinezza, il rosso delle lotte per la vita, il nero, terribile, dell'età matura.
Da qui è nata l'idea di questo blog. Ogni giorno dalla borsa prenderò un filo-ricordo e lo racconterò per me e per quanti vorranno leggerlo.
Per oggi mi fermo qui, è quasi ora di cena. Buonanotte

1 commento:

  1. Questi ricami promettono bene! Mi piace come intrecciano la vita privata e la vita pubblica, la storia con la esse maiuscole e le piccole storie che ognuno di noi conserva. Ma adesso voglio saperne di più: non ci deludere! Non vedo l'ora di seguire il tuo prossimo filo. Alla prossima e grazie per aver deciso di condividere le tue idee e i tuoi pensieri.
    Davide

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